Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/234

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217] bugìe, e che propio lui 'gli era il su' Magnano. Dice: - I' son quel Principe che te gli trovasti l'eccezione d'un pelo torto in barba, nun te n'arricordi? E io per gastigarti della tu' mattana mi finsi Magnano, perché tu provassi 'l morso del lupo. La Angiolina innunistante nun gli voleva credere, e bisognò che lui in nella su' presenzia si vestissi da Magnano come quando diviense su' marito. Allora poi l'allegrie che feciano nun si possan nemmanco raccontare; feste dappertutto, e mandorno un invito a tutti i Re del mondo per un gran desinare, e c'era assieme il Re babbo dell'Angiolina; e lì loro dua ricognobbano lo sbaglio che ognuno aveva fatto, l'Angiolina d'essere stata capricciosa e il Re d'essersi lasso scappare un bando redicolo: ma tutto andiede a finire per bene e accosì la novella pure. Gli garba? Guà! 'gli è un intrecciuccio: ma per piccina, mi pare a me che nun ci sia male. E poi 'gli è an