Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/238

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221] ma' gli guarissi la figliola, il Re gli diede permesso di pigliarla l'uva salamanna. Per nun la far tanto stucca, insomma Fidati con le barbe dell'uva salamanna cotte in un tegamino d'olio compose l'unguento da ugnere tutta la Regina; e ugni sempre più che lui la ugneva e quella rinvioliva a vista d'occhio, sicché finalmente rinsanichì per l'affatto. In nella Corte ci fu gran contentezza, e la Regina s'innamorò tanto di Fidati, che conviense al su' babbo di darglielo per su' legittimo sposo e erede di tutto il Regno alla su' morte; accosì Fidati la sorte bona l'ebbe, e viveva da Principe in quella Corte e dicerto nun gli mancava nulla. In tutto questo tempo 'ntanto Nun-ti-Fidare aveva girato inutile per il mondo in cerca della fortuna, ma era rimaso più poero di prima, e 'gli ebbe di catti se qualcuno per carità gli dava un tozzo di pane da sfamarsi. Gira gira, anco lui capitò nella città reale dell'Ungheria, e un giorno che steva sieduto in un viale d'alberi, decco vede il su' fratello Fidati vienire al passeggio in una carrozza a quattro cavalli; ma che 'gli era il su' fratello nun lo ricognobbe, bensì Fidati ricognobbe lui quando gli chiese la limosina per amor di Dio. Fidati gli buttò in nel cappello una muneta d'oro a Nun-ti-Fidare e seguitò il su' viaggio insenza dirgli una parola sola. 'Gli era una muneta di Leopoldo, perché a que' tempi nun usavano questi cenciacci di fogli sudici che gli usan ora. Nun-ti-Fidare con quel regalo rimase quasimente di stucco, e il giorno doppo arritornò al solito posto per averne un'altra delle munete; ma anco allora Fidati nun gli disse nulla. Ci viense il terzo giorno Nun-ti-Fidare nel viale, e Fidati che aveva del bon core nun poteva patire che lui fuss'in quelle miserie, abbeneché gli avessi fatto del male, e disse tra di sé: - I' vo' rendere bene per male, - e però quando Nun-ti-Fidare gli sporse il cappello, perché ci buttassi la muneta, gli addimandò: - Te nun ti chiami Nun-ti-Fidare? Scrama Nun-ti-Fidare: - Signorsì. Ma lei come mi cognosce, s'i' nun son di questi loghi? Arrisponde Fidati: - Piuttosto te, che nun mi ricognosci. I' sono il tu' fratello Fidati, che te dibandonasti cieco sotto a quella quercia. Dice Nun-ti-Fidare: - Per giolino! O come te ha' fatto a ricuperare la vista degli occhi e avere questo tocco [222]