Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/275

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dunque vendiede il ciuco e comperò il cavallino con il su' barroccino, e quand'ebbe da caricarlo di robba propio bona e avvistata ve la metté sopra assieme a un bel mazzo di fiori, ma toghi e appariscenti per regalargli al solito Coco; poi rifece la strada di prima, e doppo dimolti giorni deccotelo daccapo in nella su' città dinanzi al Palazzo reale. Il Coco del Re a male brighe lo vedde Antonio, subbito corse per compere e gli pigliò tutta la robba. Dice Antonio: - Questo 'gli è un altro mazzo per lei; ma i' are' bisogno d'un consiglio e d'un aiuto. Dice il Coco: - In quel ch'i' posso, i' vi servirò. Dice Antonio: - Fora della porta i' ho riscontro una poera donna inferma, che voleva vienire al Palazzo reale a presentare da sé un disteso, perché il su' marito dev'essere condannato e lei chiede la grazia alla figliola del Re. La piagneva questa donna, che nun si poteva movere, e m'ha suppricato tanto ch'i' gli facessi ricapitare questa lettera sigillata alla figliola del Re. Come dunque si pole contentarla? Arrisponde il Coco: - Sentite, 'gli è dimolto difficile. Il Re 'gli ha proibito di parlargli alla su' figliola, e poi 'n cammera e' nun ci si pole rientrare. Dice Antonio: - Se si potessi trovare un ripiego, quella donna m'ha detto che mi darà la mancia, s'i' rinusco. Io la mancia la do a voi, quella che m'ha impromesso la donna, e po' ve n'aggiungo un'altra di mio, se vo' fate ricapitare questa lettera alla figliola del Re. Dice il Coco: - Nun c'è altro ch'i' la metta tra' piatti del desinare che gli si dànno a traverso la rota. Dice Antonio: - Fate come vo' credete più meglio. Ma i' ho bisogno della risposta. Se dunque la lettera sigillata ritorna con la soprascritta graziata, allora vo' me la porterete, e io vi do la mancia. Domani alla listess'ora i' sarò giù di qui per la piazza. D'accordo dunque pigliò il Coco quella lettera e la niscose tramezzo a' piatti del desinare, che era destinato per la figliola del Re, siccome lui avea imprumesso a Antonio, e dientro la lettera ci diceva: "Adelame vole sempre bene all'Adelasia; e se l'Adelasia è sempre del medesimo sentimento, Adelame intende menarla via con seco, se lei ha core di calarsi dalla finestra della torre. Quando questo gli garbi all'Adelasia, scriva graziata in sulla sopraccarta e la rimandi, e domani a mezzanotte Adelame sarà sotto la torre a ricevere [