Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/279

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soma e tutto, con un omo, e lui m'ha dato in scambio questo bell'uccellino 'n gabbia. - Oh! sciaurato!... - scramò l'Adelasia. - Quando torna il babbo dal bosco e sa il tu' operato, t'ammazza di sicuro. Germano a quelle parole della su 'mamma s'impaurì; sicché, lassata la gabbia con l'uccellino, nescì dalla capanna e via! alla ventura addove lo portavano i piedi: ma l'Adelasia credeva che lui fuss'ito a riscontrar su' padre. Deccoti in sulle ventiquattro viene Adelame, e l'Adelasia gli domanda: - Germano addove l'ha' tu lasso? - I' nun l'ho visto da stamane 'n qua, - gli arrispose Adelame. - Oh! pover'a me! - scramò l'Adelasia: - addove sarà ito mai? I' l'ho gridato un po', perché lui ha dato 'n baratto di quest'uccellino 'n gabbia il ciuco col carico e tutto, e gli ho detto, che se te tornavi, te l'aresti ammazzato di sicuro. E lui allora è fuggito, e i' credevo che fussi vienuto a riscontrarti. Oh! me sciaurata! Addove sarà ito il mi' figliolo? Dice Adelame: - Vedi! tu ha' fatto male a dirgli quelle parole e a rimbrontolarlo. Lui ha operato secondo il su' sangue; ha operato da Re, abbenché lui nun sappia che è di stirpe reale. Insomma, aspetta aspetta, Germano nun lo veddano più, e s'arrabattorno inutile a ricercarne e a domandarne per i contorni. Erano que' du' poeri genitori disperati a morte, figuratevi! Ma lassamo Adelame e l'Adelasia fra mezzo a' pianti e all'ascherezza e si vadia rieto a Germano. Lui camminò dimolti mesi e campava in sulle limosine, e finalmente arrivò, insenza saperlo, alla città del Re su' nonno; e siccome 'gli era vestito tutto con la pelle di bestia salvalica e pareva una stranezza, tutta la gente gli si faceva d'attorno per cognoscere chi era e da che paesi vieniva, se era solo, oppuramente se lui aveva il babbo e la mamma. Lui arrispondeva sì e no, secondo i casi, ma non potiede dire mai da che paese lui era vienuto. Con tutto questo fracasso di popolo Germano arriva in sulla piazza del Palazzo reale, che appunto il Re steva alla finestra, e quando vedde la raunata mandò subbito un servitore a sentire quel che era successo. Dice il servitore: - Maestà, 'gli è un giovanotto forastiero tutto vestito di pelli, e gli fanno mille domande; e lui arrisponde pronto, che nun si sgomenta. Dice il Re: - Fatelo salir su, ch'i' lo vo' vedere e gli vo' [