Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/327

Da Wikisource.

sderta e ardita dell'altre su' sorelle, e quando il contadino gli disse d'alzar la giubba per vedere quel che c'era sotto, lei scambio d'aver sospetto e di sbergolare principiò a ridere, e lisciava con la mana la Testa: - Oh! che bella testina! che belle cornina! che be' baffetti! Babbo, in dove l'ate trova questa Testa di Bufala? La Testa di Bufala a quelle carezze della bambina s'arrizzò mugolando dal contento, e poi gli domandò: - Che ci vierresti a star con meco? Dice la bambina: - Oh! se il babbo nun me lo niega il permesso, io per me ci viengo a star con voi. A farla corta, il contadino nun fece opposizione punta alla voglia della su' bambina, sicché la Testa di Bufala a ruzzoloni in sulle corna si mettette a camminare e la bambina a salti e sbattendo le mane gli andeva rieto. Cammina cammina, la Testa di Bufala nentrò in un bosco, e quando fu a mezzo, c'era lì per le terre una lapida, l'aperse e turuntù! dientro a balziculi; arriva che fu in nel fondo, disse alla bambina: - Levati gli zoccoli e scendi anco te. Bada, fa' piano, perché la scala è di vetro. La bambina si cavò gli zoccoli e scendette, e c'era un bell'appartamento, ma ricco, che nun ci mancava nulla nemmanco per un Principe. La Testa di Bufala s'accomidò su una sieda e da quel giorno si mettiede a aducare per bene la su' scolara, più meglio che una mamma vera e propia. E gl'imparò i lavori d'ugni sorta, a tienere ravviato il quartieri, a far da cucina, a stirare; e la bambina diviense di molto capace in ugni cosa, e anco in nel leggere e nello scritto, e in quel mentre cresceva a vista d'occhio, sicché in pochi anni s'era fatta una gran bella ragazza, e lei la Testa di Bufala la chiamava mamma. Una sera che tutt'addua stevano lì chiacchierando, deccoti si sente picchiare in sulla lapida di fora. Dice la ragazza: - Mamma, e' picchiano. - Che! ti sarà parso, - arrisponde Testa di Bufala. - I' nun ho sentuto nulla. Chi vo' tu che vienga di notte per queste parti 'gnote? Dice la ragazza: - Eppure qualcuno ha picchiato alla lapida. Sentite, mamma, ripicchian più forte. Dice Testa di Bufala: - Guà! lèvati gli zoccoli per nun romper la scala e va' a vedi chi è. La ragazza dunque in peduli salisce la scala e manda su la lapida, e trova che c'era lì [