Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/378

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361] nun arrivò alla fattoria dallo zio. Lo zio in nel vedere il su' nipote a quel mo' strafelato gli disse: - Oh! che c'è egli? - Zio! - dice il bambino. - M'è successo che il medesimo oste m'ha scambiato anco il tovagliolo. Lo zio stiede in sull'undici once di picchiarlo ben bene quello scapato; ma poi, siccome s'avvedde che aveva da fare con un bambino s'abbonì. Dice: - I' ho capito; ma un rimedio perché te riabbi ugni cosa da quel ladro d'oste i' te lo darò. Decco! Questo è un bastone. Niscondilo sotto 'l capezzale e se qualcuno verrà a rubbartelo, te digli sotto voce: Bastona, bastona! e insin tanto che te nun gli di': Smetti, quello seguita. Figuratevi con che core quel bambino prendette il bastone! Era un bel bastone lustro, con la manica tutta d'oro, da 'ricantare a soltanto vederlo. Dunque il bambino ringraziò lo zio della su' bontà, e doppo camminato un bel pezzo arriva alla solita osteria. Dice: - Sor oste, i' vo' albergar qui stasera. L'oste subbito fece i su' conti attorno a quel bastone che 'l bambino portava alla scoperta in tra le mane, e la notte in nel mentre che lui credeva il bambino bell'e addormito, e in scambio faceva le viste, l'oste frucò pian piano sotto 'l capezzale e tirò via 'l bastone. Il bambino, abbeneché al buio, se ne accorgette del rubbamento e a voce piana disse: - Bastone! bastona, bastona! Di repente le legnate gragnolavano insenza misericordia: ugni cosa rotto, il cassettone, la spera, tutte le seggiole, tutti e' vetri della finestra, e macolato a morte l'oste e quelli che corsane al rumore. L'oste a squarcia gola sbergolava: - Libberami, bambino, i' son morto! E il bambino gli arrispondeva: - Che! nun vi libbero, se vo' nun mi rendete le mi' robbe, il Ciuchino caca-zecchini e il tovagliolo apparecchia-da-desinare. E se l'oste nun volse morire stroncato dalle legnate, bisognò bene che acconsentissi alle brame del bambino. Quando la su' robba l'ebbe riavuta, il bambino tornò a casa sua dalla mamma e gli fece il racconto di quel che gli era successo, e po' disse: - Ora, nun s'avrà più bisogno di nulla. I' ho un Ciuchino che caca munete, un tovagliolo che apparecchia da mangiare a mi' volontà, e un bastone per difendermi da chi mi dà noia. Sicché quella donna col su' figliolo, di poeri diventorno ricchi sfondolati da far astio a ognuno, e per [362] grandigia