Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/386

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369] lui andeva a quel mo' nel paese, ristiava che lo pigliassino per un briccone e lo facessan arrestare. In quel mentre però che lui se ne steva lì con que' pensieri, sente a un tratto uno scarpiccìo e vede un branchetto d'omini che gli s'accostorno e gli dissano: - Che ci fa' te qui? Paolino gliela raccontò la su' disgrazia e quelli si messan'a ridere: - Poero grullo! Tu nun sie 'l primo. In quel paese 'gli usa accosì per portar via i quattrini a' forastieri allocchi. Ma no' ti si propone di vienir con noi, che c'è più da guadagnare di quel che te ha' perso. No' siemo ladri e si va nel Campo Santo, addove gli han seppellito il Vescovo con la mitera e il bordone gremo di pietre preziose, e con un anello di diamanti 'n dito. 'Gnamo, te ci aiterai nella 'mpresa. Dice Paolino: - Ma come volete ch'i' vienga con voi accosì sudicio e molle, e per di più 'n camicia. E i ladri: - Che ti sgomenti? Qualche vestito ti si dà noi, e al primo pozzo che si trova no' ti si laverà per bene. Su, arrìzzati e sbrighiamoci. Gli conviense ubbidire a Paolino; e poi vols'anco provare quel che gli poteva succedere, e al primo pozzo addove c'erano du' secchioni, i ladri presan Paolino di peso, lo messano in uno e lo calorno giù nell'acqua, e a forza di tuffi gli diedano una risciacquata meglio che col bucato; ma Paolino 'gli aveva una gran paura che i ladri lo lassassino là 'n fondo per levarselo di torno; in ugni mo' nun lo tradirno, e nuscito che fu dal pozzo, loro lo ricopersano con qualche straccio e tutti assieme se n'andorno al Campo Santo. La prima operazione fu di tirar su la lapida della sepoltura, e una volta spalancata nimo ci voleva bucare: - Va' te. - No, va' piuttosto te. - Ma io co' morti nun mi ce la dico. Insomma gli avevan tutti paura di bucar giù a rubbare il Vescovo, sicché da ultimo obbligorno Paolino a calarsi dientro la sepoltura, se lui nun voleva buscarne e anche essere ammazzato; i ladri gli aspettavano di fora quel che Paolino gli porgeva via via. Dice: - Decco la mitera. Poi: - Decco il bordone. Ma l'anello se lo niscose 'n bocca, e po' disse: - L'anello i' nun lo trovo. Scrama un ladro: - Come nun lo trovi? Eppure l'ha da avere 'n dito. E Paolino: - E' nun c'è. Lo credo! Lo tieneva lui 'n bocca. Cominciorno a leticare: - Sì, c'è. - No, nun c'è; - che finalmente i ladri dissano: - Dunque, se non [