Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/390

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anni con [373] dimolte ricchezze montò sulla medesima nave, e in poco tempo era alle viste dell'Isola di Buda. Dice: - Che ci si ferma qui la nave? Gli arrispose il Capitano: - Sì, ci si ferma una mezza giornata per riposarsi. Disse in tra di sé Giovanni: - Con dodici ore i' sono a tempo a scendere per visitare questo paese. E smontò. Girando, arriva Giovanni dientro a certi ameni giardini tutti pieni di mirti, di cipressi, d'allori e di altre vaghissime piante; c'eran de' laghi d'acqua chiara con pesci d'ogni colore; più lontano, un bel villaggio con viali e strade allegre a perdita d'occhio, e 'n fondo poi una piazza maravigliosa con la su' vasca di marmo bianco, e all'ingiro monumenti e fabbriche di tutte le sorta: ma quel che lo fece rimanere istupidito fu un maestoso palazzo di cristallo, contornato di colonne quale indorate e quale innargentate, che risplendeva propio com'un sole, e addove spasseggiava il su' fratello Gugliermo. A male brighe que' dua si ricognobbano, si corsano incontro per abbracciarsi, e Giovanni scramò: - Oh! perché nun sie' tornato? No' ti si credeva morto. Dice Gugliermo: - I' mi son trovo 'n quest'isola incantata e pare che i' ci sia legato da nun poter più staccarmene di mi' volontà. Domanda Giovanni: - Ma di chi son egli tutti questi be' lavori che si veggono in questo logo? Dice Gugliermo: - Quand'i' ci viensi, i' ci trovai una bellissima dama e cortese di questo paese, e ugni cosa 'gli è suo. Domanda Giovanni: - E il nome della padrona? Arrispose Gugliermo: - Il su' proprio nome è Lugistella; e lei ha pure con seco una ragazza vaghissima di compagnia, che si chiama Isabella: se ti garba lei sarà tua. Insomma, con tutti questi ragionamenti de' fratelli, le dodici ore di fermata passorno e la nave se n'andette insenza Giovanni, che nun sapendo più come fare a sortire di là, doppo un po' di rammarichìo, finì con restare assieme a Gugliermo dientro il palazzo, e anco lui nun si rammentò più di su' padre. Figuratevi lo sgomento del Re Massimiliano, quando passi altri tre mesi non vedde arritornare il su' secondo figliolo Giovanni! Dua lui n'aveva persi, e nella Corte stiedano in gran dolore per dimolto tempo: ma finalmente si fece ardito Andreino di presentarsi a su' padre e gli disse, che lui volentieri sarebbe andato alla ricerca de' su' fratelli e di quell'acqua maravigliosa [374] per gua