Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/467

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l'appunto in que' giorni gli erano stati appiccichi gli avvisi alle cantonate che ci sarebbe un'accademia a benefizio della ragazza e il capo-ladro nun mancò alla raunata, e si mettiede in uno svano d'una finestra vicino alla porta mezzo niscosto tra le tende. All'ora fissata principiò il divertimento e la ragazza viense applaudita dimolto per la su' bravura, e lei preso tra le mane un vassoio girava per la sala a ricogliere quel che gli devano; quando fu vicina al capo-ladro, lui gli disse con un vocino melato: - S'accosti di più, bella ragazza, ch'i' vegga più meglio una persona virtudiosa accosì. La ragazza insenza sospetto s'accostò, ma il capo-ladro l'acciuffa per un braccio e tira fora di sotto al corpetto uno stillettaccio per ammazzarla. Ficuratevi gli urli della ragazza! Per sorte gli rinuscì svincolarsi dal capo-ladro e corse la gente e il capo-ladro viense arrestato e legato dagli sbirri; e siccome la giustizia poté scoprire chi lui era e tutte le su' birbonate per tant'anni, doppo fatti agguantare anco gli altri su' ventun compagni, gli ebban condanna del capo mozzo in sulla piazza del paese, e 'n questo modo finì quella banda di feroci assassini.