Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/483

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un fiasco almanco per cavarsene la voglia, e prega e riprega, da ultimo la Caterina bisognò che la contentassi. Difatto si fece la Caterina calare dientro la cantina a buio dalle su' sorelle e del vino ne prendette per dimolti barili, massime di quel bono scelto, e poi per dar noia al figliolo del Re, prima di nuscire diede la stura alle botti e lassò che si verciassi lì per le terre tutto il resto del vino. A giorno il cantinieri scionnato sentiva un pisciolìo sotto al palazzo e nun si sapeva raccapezzare d'addove vieniva; porge l'orecchio, fa campana e s'insospettisce di qualche malestro, sicché salta da letto 'n furia e sceso giù 'n cantina s'arritrova 'n mezzo a un lago di vino. Poer'omo! Principiò a sbergolare con le mane ne' capelli: - Corrite, corrite, gli han dato la stura alle botti. Corsano e viense anco il figliolo del Re, che subbito si rafficurò chi era stato l'autore, e disse: - Decco! Qui 'gli è nentrata quella birbona della Caterina. Mettici la tagliola, cantinieri, d'attorno alle botti, e se ma' mai la ladra ci arritorna, nun anderà via 'nsenza il su' giusto premio. Di lì a un po' di tempo il figliolo del Re, per una gran festa, volse dare un desinare e 'nvitò un buggianchìo di dame e cavaglieri; il coco si mettiede a opera per farsi onore, e gli odori delle su' pietanze si spargevano dappertutto, massime l'odore d'un arrosto; sicché alla mezzana, a male brighe che lo sentette, gli s'arridestò repente la voglia di mangiarne un bel tòcco. Dice: - Caterina mia, se te mi vo' bene, fammelo avere quell'arrosto del Palazzo reale. S'i' nun posso assaggiarlo, i' guasto la creatura di sicuro. Abbeneché la Caterina fusse dimolto ardita, nunistante a ristiarla per la terza volta gli parse da sfacciata, e la cancugnò un pezzo 'nnanzi di contentarla la su' sorella; ma quella co' pianti e le parole, ostinata in nella su' idea di cavarsi 'l capriccio, supplicò tanto, che da ultimo la Caterina nun poté più resistere; e, scesa giù dientro l'orto, pian pianino in peduli dalla solita finestra nentra in cucina del Re e allunga le mane 'n sull'arrosto che girava al foco. Ma per tornare un passo addietro, bisogna sapere che il figliolo del Re se l'aspettava la vienuta della Caterina; e però lui aveva ordinato che caricasseno la tagliola, e che quando lui era 'a cucina con la ladra, nimo rientrassi 'n senza la su' chiamata, anco se sentivano degli urli e de' rammarichii. Dunque