Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/503

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Se 'l Papa non fa bono a battezzarti, 'gli è per l'affatto 'mpossibile a me, che a petto del Papa nun conto nulla 'n questo mondo. - Ma dunque, - scrama piagnendo il figliolo dell'Imperatore, - per me nun c'è scampo? Dice 'l romito: - Bada! i' ho un fratello che abita su negli Appennini e lo chiamano Padre Cesere, perché lui è stato frate; ma lui ora fa l'assassino per que' monti. Siccome lui con quel su' mestieraccio 'gli ha dicerto venduta l'anima al diavolo, pol anco essere che gli rinusca d'accomidarti meglio di me. Te sta' qui stanotte e domani a bruzzolo anderai a cercarlo il Padre Cesere con una mi' lettera di raccomandazione. La mattina doppo a levata di sole il figliolo dell'Imperatore prendette la lettera scritta dal romito e si mettiede 'n viaggio, e quand'ebbe camminato cinque o se' miglia, che già principiava a salire gli Appennini, a una voltata di strada sbucorno fora di rieto a un masso diverse brutte facce, e 'mpostati gli stioppi, urlorno al giovanotto: - Ferma! Si vole i quattrini. Arrisponde lui 'nsenza riscotersi: - Adagio! Se vo' siete del branco del Padre Cesere, sappiate ch'i' viengo a trovarlo per parte del su' fratello romito e i' ho una lettera da consegnargli nelle su' propie mane. - Oh! - dissan quegli: - Allora 'gli è un altro par di maniche. Nun aver sospetto e ti si menerà diviato alla presenzia del nostro capo. 'Gnamo. Si partirno tutt'assieme, e doppo camminato un bel pezzo per loghi salvatichi, arrivorno sul crinale d'una montagna, e lì c'era 'l palazzo del Padre Cesere, che ci steva co' un seguito di 500 assassini fieri e valorosi al su' comando; e a lui viense davanti 'l figliolo dell'Imperatore, e gli diede la lettera del romito vecchio. Dice il Padre Cesere: - Figliol caro, che rimedii vo' tu che trovi io alle tu' disgrazie? Il Papa non fu bono a battezzarti, e nemmanco i du' romiti mi' fratelli, che sono du' santi. Che vo' tu che faccia io, che nun son altro che un capo d'assassini? Rimani con meco. Perso per perso, qui te passerai la vita allegra: qui non manca nulla, e quel che manca si va a pigliarlo per amore o per forza in ne' paesi vicini e ne' lontani. Il figliolo dell'Imperatore a questa proposta nun disse di no, e diviense uno de' compagni del Padre Cesere, e siccome lui era di molto coraggioso e [