Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/506

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Lui [489] si mettiede subbito 'n cammino per ritornarsene a Roma, e prima volse far visita al romito vecchio e ringraziarlo d'avergli fatto cognoscere il Padre Cesere: ma il romito, quando sentiede che il su' fratello, abbeneché tanto scellerato gli era ito 'n paradiso, s'arrabbiò a bono, lo prese la disperazione e bestemmiava peggio d'un Turco dall'aschero, e comparso 'l diavolo se lo portò via con seco anima e corpo. Al giovanotto a un simile spettacolo gli prese la tremarella, e gli rincrescette dimolto d'avere contro voglia dannato il romito vecchio co' su' racconti; sicché delibberò di nun vedere il romito giovane, e sceso diritto al mare e trovata una nave s'imbarcò per Roma. Qui arrivo si presentò al palazzo, addove ricognosciuto, viense accolto con gran feste, e quando morì su' padre lo elessano per Imperatore.