Pagina:Nicarete ovvero La festa degli Alòi.djvu/39

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dentini co’ miei, come vi han messa l’impronta! Così ce l’ha messa nelle anime nostre l’amore... (addentando la mela) È buona... è dolce ancora... (glie la accosta alla bocca) Assaggia come è dolce...

Protomaco.

(brusco, respingendola)

Grazie!

Tucrito.

Fra i doni della terra, non potevi farmene uno più bello! — Che gli Dei te ne ricompensino...

Protomaco.

E gli Dei t’han raccontato perchè l’ho mandata via? T’han raccontato che ho dovuto ripudiarla, io che avrei dato per lei...

Tucrito.

(prevenendolo)

Tutto il sangue. Ma se l’amavi, e allora, scusa, ti conveniva tenertela.

Protomaco.

Eh?!...

Tucrito.

Ti avrebbe pagato in raddoppiamento di carezze quello che ti toglieva in fedeltà. Sono tanti in Atene i mariti che fan consistere in questo la felicità coniugale... Anche Carione! Però, scusami, questo non è il caso...