Pagina:NicodemusTessin dy dagbok 1688.djvu/132

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tavola di S. leone Papa con la fuga di Attila, della quale il modello di stucco grande quanto l'opera sta murato in capo la scala della casa de Padri dell'Oratorio, e la scoltura si puo dire unica frà le moderne, che habbia insieme grandezza e copia di figure. Fù impiegato nel Pontificato d'Innocentio X. per la fabrica della villa deliciosissima del Bel Respiro à S. Pancatio, ove acquistò gran lode, e particolarmente nelli stucchi del piano terreno in quattro camere del Palazzo. Nella historia della fuga d'Attila, sono cinque pezzi di marmo commessi insieme, cioè quattro principali, ed un altro minore di sopra nella circonferenza, e alta trenta e due palmi e larga dieci otto. Le prime figure sono incirca 14 palmi d'altezza, nè hebbe 10000 scudi, e fù fatto cavaliere, e fece la statua del papa che si vede di metallo nel Campidoglio. Poi fecè l'Altare maggiore à S. Nicolo Tolentino, del quale l'Architettura è nobilissima, mà non diede compimento se non solo all'altare di mezzo, sopragiunto dalla morte. Fecè più di un modello per la tavola grande di marmo, ch'egli dovea fare nel nuovo tempio di S. Agnese in PiazzaNavona, di cui veggonsi le piccole forme, espressovi Christo à sedere nell'aria, e la Santa ginnocchione, che lo prega con le braccia aperte, mentre l'Angelo addita l'impuro giovine soffocato in terra dal demonio. Ha fatto varii