Pagina:NicodemusTessin dy dagbok 1688.djvu/166

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per imbiancarla col gesso e poi dipingerla, meglio disse faresti, dipingerla prima ed imbiancarla poi. Richiesto della differenza trà Rafaelle e Titiano, rispose che l'opera di Titiano erano dipinte al diletto, e quelle di Rafaelle à meraviglia. Bisogna informarsi delli suoi dissegni bellissimi trà le mani del sig.r Lelio Orsini Prencipe di Nerola. Morì medesimamente come Rafaelle all'anno 1609 all'età di 49 anni, e fù sepolto nella Ritonda appresso Rafaelle, il quale haveva tanto imitato in vita: havea fatto il suo primo studio nell'opere di Correggio, poi di Titiano, ed alla fine di Rafaelle, delli quali havea fatto il più bel misto del mondo. Frà l'altre sue bellissime opere descritte nel Bellorio p 83. sono anche, la bellissima figura di danae, giacente ignuda per la pioggia d'oro, opera bellissima donata dal Prencipe D. Camillo Pamphili alla Ser.ma Christina Regina di Svecia: altre se ne vedono alla Villa Aldobrandina su'l Quirinale e nella villa borghese. Altre piccole se n0ammirano nelle Reggie Camere in Parigi, come S. Stefano, la predica di S. Giovanni, la figa in Egitto con la Vergine. Appresso il Sig:r de Liancourt deve essere il bellissimo piccolo quadro del presepio copiato dal Domenichino, del quale l'originale non si ritrova, io credo che sia quellop del S:r Marchese d'Antrive. Sono anche due bellissimi quadri di mano sua in Parigi nello studio del Sig:r di Nua. Le stampe di mano di An: Carracci sono nominate nel Bellori p: 87.88. Frà altri quadri del Card: Farnese di mano sua è il più bello la Venere doriente ed il giuoco de gli amori. Bellori p: 89.90.91.92. Gli suoi discepoli sono stati Fra: Albani. Gu: Reni. Domenico Zampieri. Gio. Lanfranco. Antonio Carracci etc.