Pagina:Nicola Roncalli - Necrologia del cavaliere Antonio Coppi, 1870.djvu/22

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dove sarà posta la seguente iscrizione che il Coppi stesso compose:

A . COPPI
NAT . ANTICELLI . PROV . TAURINEN
DIE . XXII . APRILIS . MDCCLXXXIII
SCRIPTOR . RERUM . ITALICARUM
RUSTICARUM . AGRI . ROMANI
OBIIT . ROMAE . DIE . XXVI . FEBRUARII
MDCCCLXX.


Visse nel celibato e fu buon Cattolico, di carattere ilare, di maniere semplici, di poche parole e laconico come i suoi scritti, sobrio ed oltremodo modesto. Giammai fece pompa delle onorificenze, nascondendole perfino ai suoi più intimi; si tenne mai sempre nella oscurità e da povero agronomo com’egli diceva. Sul suo peculio prelevava mensilmente alcuni assegni di sovvenzioni a persone povere e tutti avevano facile accesso presso di lui per consiglio e per appoggio.

Ebbe a suo segretario, per gli affari amministrativi e letterarii, il Conte Nicola Roncalli che fu prescelto a tale officio sin dall’anno 1840 e che per il lasso di un trentennio indefessamente lo coadiuvò nella compilazione degli annali d’Italia ed in altri lavori letterarii.

I nepoti cotanto beneficati, gloriosi di portare la memoria di un uomo che coll’ingegno, colla virtù, col modesto vivere, seppe procacciarsi un grado sì elevato nella società; e per celebrata fama illustrare il lor paese, sulle orme da esso tracciate, ben degni si faranno del nome di Antonio Coppi, rendendo così omaggio alla Provvidenza Divina che destinolli a tanto beneficio.