Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/17

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Geronzi, furono ricevuti dal Ginevri, e per mezzo di lui il voto di che essi erano interpreti venne reso noto al Governo di Torino.

Avuto dalle truppe italiane l’ordine di sconfinare, il Ginevri le accompagnò fin sotto Pesaro; e quando, dopo un vivissimo bombardamento di due ore, questa città si fu arresa e il delegato pontificio mons. Bellà dovette mettersi a discrezione del Cialdini, questi, dovendo correre ad Ancona, incaricò il Ginevri, il Simonetti e il Salvoni di accompagnare l’odioso prelato fino a Rimini, credendo che solo un drappello di truppa o la presenza di questi tre uomini, tanto intesi e amati dai liberali, avrebbero potuto salvarlo dal furore popolare.

Quindi è che il Ginevri non potè trovarsi a Pergola prima del 15 settembre.

Il suo ritorno, però, fu per lui un vero trionfo, un’apoteosi. I Comitati liberali delle città, dei borghi per cui passava gareggiavano nel tributargli i maggiori onori; Sassoferrato gli presentava un indirizzo di riconoscenza che chiunque, per quanto benemerito della Patria, avrebbe lusingato; Pergola lo accoglieva con un entusiasmo senza pari.

«Per la terza volta - diceva egli nel manifesto che con gli altri membri della rinascente