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Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/25

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Offertagli nel 65 dal Comitato elettorale di Cagli e Pergola la candidatura politica del Collegio, la rifiutò, per non dividere, com’egli disse, le forze dei liberali, una parte dei quali era favorevole al Fiorenzi, che nel Collegio stesso si presentava; e per non essere quindi causa della vittoria del partito ultra-clericale, che compatto affermavasi sul nome del Mochi.

Le cure amministrative non toglievano però al suo cuore l’antica fiamma patriottica. Tanto è vero, che morta la Società Nazionale e sortane invece un’altra che prese il nome di Liberale, egli vi fece ascrivere tutti i suoi amici politici; e quando, nel 66, l’Italia tornò a chiamare a raccolta i suoi figli, per spezzare le catene che ancora avvincevano la regina del mare, non potendo rispondere egli stesso all’appello, si adoprò grandemente perchè molti altri lo facessero in sua vece; e nel 67, allora che Garibaldi volendo marciare co’ suoi prodi su Roma, gli richiese, per mezzo del colonnello Caldesi, quei fucili che da Torino erano stati inviati alla città nostra per la rivoluzione del 60, egli non ebbe alcuno scrupolo di soddisfarne il desiderio; anzi, plaudendo alla santa iniziativa dell’Eroe, lo raggiunse a Terni, ove gli consegnò tutti i fucili di cui poteva disporre; e nel 70, quando com-