Pagina:Nicoletti - Discorso commemorativo di Ascanio Ginevri-Blasi, 1897.djvu/28

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stato subito appaltato. La lettera che il Finali gli scrisse in proposito fu dal Ginevri pubblicata, e valse così anche a calmare quell’agitazione, quel fermento popolare che pel timore di un ritardo nell’inizio dei lavori eransi manifestati.

Fino dall’83, poi, il Ginevri aveva pubblicato una memoria sulla convenienza di costruire una ferrovia che, partendo da Senigallia, avesse risalito la valle del Misa fino a Corinaldo, e di lì, entrando nella valle del Cesano, avesse raggiunto la dorsale appennina a Pergola. In quella stampa mostrava anche come la linea summenzionata avesse dovuto essere compresa, per la sua importanza economica e se vogliamo anche strategica, nel reparto dei mille chilometri.

L’opuscolo del Ginevri piacque moltissimo: i municipi e i consigli provinciali interessati si dichiararono pronti ad appoggiare qualunque progetto che vi si fosse conformato; l’illustre Corvetto promise di fare delle raccomandazioni perchè la ferrovia progettata fosse compresa nei mille chilometri; il comm. Gioia, direttore della Società generale delle ferrovie complementari, si prese l’impegno di fare seriamente studiare la cosa.

Vero è che l’ingegnere Emilio Olivieri, recandosi nell’82 a Pergola insieme al comm. Mar-