Pagina:Nietzsche - La Nascita della Tragedia.djvu/261

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la dissonanza musicale 209


Qui è d’uopo lanciarci in un’ardita incursione nella metafisica dell’arte, e riprendere la tesi da me dianzi sostenuta, che l’esistenza e il mondo non appaiono giustificati altrimenti, che come fenomeno estetico: nel qual senso, precisamente il mito tragico ci ha inculcato la persuasione, che anche il brutto e il disarmonico sono un gioco estetico, che la volontà gioca con sé stessa nell’eterna pienezza del proprio godimento. Solo che questo fenomeno primordiale, difficile a comprendersi, dell’arte dionisiaca, diviene unicamente intelligibile per via diretta ed è immediatamente capito nella meravigliosa significazione della dissonanza musicale; come pure soltanto la musica, raffrontata col mondo, può dare un’idea di ciò che bisogna intendere per «giustificazione del mondo come fenomeno estetico». Il godimento prodotto dal mito tragico nasce a un solo parto con la gioiosa sensazione della dissonanza nella musica. Il senso dionisiaco, col suo piacere primordiale percepito anche nel dolore, è l’alvo comune alla musica e al mito tragico.

Forse che, ricorrendo all’aiuto offertoci dal rapporto musicale della dissonanza, non ne viene essenzialmente agevolata la comprensione dell’arduo problema dell’effetto tragico? Pure, noi adesso comprendiamo che cosa significa nella tragedia la voglia di vedere e, nello stesso tempo, l’ansia di penetrare di là da ciò che si vede: che è uno stato d’animo, che, rispetto alla dissonanza adoperata a scopo artistico, avremmo dovuto ap-