Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/224

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26 — In summa: i sentimenti della collettività sono la grande scuola preparatoria della sovranità personale. La classe nobile è quella che eredita questo esercizio. 464. « Le sorU mascherate della volontà di potenza : 1) Desiderio di libertà e di prudenza, anche di equilibrio, di pace, e coordinazione. Anche l'eremita, la «libertà di spirito». Nella forma più bassa: Volontà in generale, di esistere, « tendenza alla conservazione di sè ». 2) La subordinazione, per appagare inquadrata più in grande tutta la propria volontà di potenza. La sottomissione, il farsi indispensabile, utile presso que- gli che ha la potenza; l'amore, come sentiero nascosto al cuore dei potente, — per dominare sopra di lui. 3) Il sentimento del proprio ufficio, la coscienza, la conso- lazione immaginaria di appartenere ad una classe superiore, a quella dei veri potenti; il riconoscimento di una gerarchia, che permette il giudizio anche sui più potenti; la condanna di sè; la scoperta di nuove scuole di valori (Ebrei : esempio clas- sico). 465. PER IL "MACHIAVELLISMO,. DELLA POTENZA, La volontà di potenza si mostra : a) negli oppressi, negli schiavi di ogni sorta come volontà di « libertà » : solo la liberazione sembra lo scopo (morale-reli- gioso : « responsabile solo di fronte alla propria coscienza » ; « li- bertà evangelica » ecc.); b) in una specie più forte e che procede verso la ix)tenzu, come volontà di supremazia; se dapprima senza successo si limita alla volontà di « giustizia » cioè alla misura eguale di diritti, come li ha la classe dominante. c) nei più forti, più ricchi, indipendenti, animosi, come «amore dell'umanità», del «popolo», del vangelo, della vita, di Dio; come pietà, sacrifìcio ecc.; come vittoria, rapina, asservi- nii?nto come istinto di immedesimarsi con una grande quantità di potenza, a cui si può dare un indirizzo: l'eroe, il profeta, il Cesare, il salvatore, il pastore (vi appartiene anche l'amore sessuale: esso - 2