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I viziosi e i dissoluti: il loro influsso deprimente per
il valore degli appetiti. E' la terribile barbarie dei costumi
che obbliga, sopnatutto nel medio evo, a una vera « lega della virtù »
e insieme a delle esagerazioni altrettanto terribili intorno a ciò che
costituisce il valore dell'uomo. «La civiltà» lottante (addome-
sticazione) ha bisogno di ogni specie di ferri e di torture per man-
tenersi contro gli istinti terribili e feroci.
Qui, naturalmente, viene naturale una confusione che ha l'in-
flusso pivi nefasto. Ciò che gli u o m i n i di potenza e di vo-
lontà possono esigere da se stessi, dà anche la misura di ciò che
essi possono concedersi. Simili nature sono Top posto delle nature
viziose e dissolute, sebbene, in certi casi, esse compiano cose per
cui un uomo inferiore sarebbe dichiarato un essere vizioso e intem-
perante.
Qui nuoce straordinariamente il concetto dell'» u g u a 1 e va-
lore degli uomini dinanzi a D i o »; si proibirono azioni e con-
vinzioni che in sè facevano parte delle prerogative degli uomini
forti, — come se essi fossero, in sè, indegne dell'uomo. Si diffama-
rono tutte le tendenze degli uomini forti; erigendo tutti i mezzi dà
difesa dei p-ù deboli (più deboli anche verso se stessi) come norma
del valore.
La confusione giunge sino al punto da stigmatizzare alla let-
tera, i grandi virtuosi della vita (il cui dominio su di sè è in
profondo contrasto coi viziosi e gl'intemperanti), con i nomi più
ingiuriosi. Ancor oggi si crede di dover disapprovare un Cesare Bor-
gia : è semplicemembe ridicolo. La chiesa ha scomunicato degli im-
peratori tedeschi in grazia dei loro vizi, come se un monaco o un
prete avesse diritto di giudicare ciò che un Federico II poteva esi-
gere da se stesso. Un Don Giovanni è mandato all'inferno: è molto
ingenuo. Avete notato che mancano nel cielo tutti gli uomini inte-
ressanti?... questo è solo un avviso alle donnine perchè sappiano
dove potranno trovar più sicuramente la loro salvezza. Se si pensa
con un po' di coerenza e con una visione più approfondita a quello
che è un « grand'uomo », si giunge alla certezza che la chiesa manda
all'inferno tutti gli uomini grandi — essa lotta contro ogni « gran-
dezza dell'uomo ».
563.
Le passioni più potenti e più pericolose dell'uomo, quelle per