Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/54

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— 5(J — 2) I fùifi e i deboli; i sani e i malati: le eccezioni e la regola. Non c'è dubbio intorno a c ii i è il più forte... Aspetto generale della storia: L'uomo è con que- sto un'eccezione nella storia della vita? Obiezioni contro il darvinismo, I mezzi dei deboli per potersi mantenere in alto sono diventati istinti, sono diventati !'« umanità », sono « istituzioni »... 3) Prova di questo dominio nei nostri istinti politici, nei nostri apprezzamenti sociali, nelle nosire arti, nella nostra scienza. Gli istinti di ciò che tramonta hanno avuto il sopravvento sugli istinti di ciò che sorge... La volontà del nulla domina la volontà della vita. fi vero questo? non c'è forse una maggiore garanzia della vita della specie, in questa vittoria dei deboli e dei mediocri? Non è forse soltanto un mezzo nel movimento totale della vita, una misura dilatoria? una legittima difesa contro qualcosa di peg- giore? Supposto che i forti fossero diventati padroni in tutto e an- che negli apprezzamenti : deduciamo le conseguenze come essi do- vrebbero pensare intorno alle malattie, al dolore, al sacrifìcio! Un auto disprezzo dei deboli sai ebbe la conseguenza : essi cercherebbero di scomparire e di spegnersi.... E sarebbe questo forse desiderabile? — e vorremmo noi veramente un mondo in cui mancassero le influenze dei deboli, la loro finezza, il loro riguardo, la loro spiritualità, la loro pieghevolezza?... Abbiamo veduto due volontà di potenza in lotta (nel nostro caso speciale: avevamo un principio per dare ragione a quella che finora soggiacque e torto a quella che sinora vinse); ab- biamo riconosciuto il « vero mondo » come un «mondo inven- tato» e la morale come una forma dell'immoralità. Noi non diciamo: « il piìi forte ha torto ». Abbiamo capito ciò che ha determinato sinora il valore su- periore e perchè esso ha dominato i valori della parte avversa- ria — : era numericamente p i ìi forte. Purifichiamo ora la valutazione opposta dall'infe- zione, dalla superficialità e dalla corruzione in cui è conosciuta da noi tutti. Ristabilimento della natura: liberazione da tutto ciò che sa di morale.