Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/90

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t - 92 — 173. ■ Ecco la mia conclusione : l'uomo vero rappresenta un valore ben superiore a quello dell'uomo che potrebbe desiderare qualunque ideale conosciuto sinora; tutto ciò che è stato desiderato intorno al- l'uomo non è stato altro che una digressione assurda e pericolosa per cui una specie particolare d'uomini avrebbe voluto elevare a legge, al disopra dell'umanità, le proprie condizioni di conserva- zione e di accrescimento; ogni desiderio di questa provenienza che ha raggiunto il dominio ha abbassato sinora il valore dell'uomo, la sua forza e la sua certezza dell'avvenire : la povertà dell'uomo e la sua mediocrità intellettuale si rivelano più che mai, anche oggi, quando egli desidera; la facoltà che permette all'uomo di fissare dei valori è stata finora troppo male sviluppata per stabilire i 1 valore effettivo dell'uomo e non solo il valore « che egl i desidera »; l'ideale è stato finora la vera forza calunniatrice del mondo e dell'uomo, un soffio di veleno sulla realtà, la grande seduzione verso il nulla... 3. FILOSOFIA E MORALE 174. L'andamento della filosofìa è stato finora sopratulto ostacolato dalle preoccupazioni morali. 175. In ogni tempo si sono considerati i « bei sentimenti » come argo- menti, il « petto sollevato » come mantice della divinità, la con- vinzione, come « criterio della verità » il bisogno dell'avversario come punto d'interrogazione della saggezza; questa falsità, questa falsificazione s'insinua in tutta la storia della filosofìa. Eccettuati i rispettabili, ma rari scettici, non si mostra in nessun luogo un istinto di rettitudine intellettuale. Da ultimo anche Kant ha cercato in tutta innocenza di rendere scientifica questa corruzione del pen- satore, col concetto «ragione pratica»: egli ha inventato perciò apposta una ra.gione, in quei casi in cui l'uomo non ha bisogno di occuparsi della ragione : quando cioè parla il bisogno del cuore, la morale, il « dolore ». 176. I filosofi sono prevenuti contro l'apparenza, i! cambiamento, —