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20 del fantastico in letteratura

tadino, o presso la baracca nomade del boscaiuolo o alla veglia chiassosa delle gramolatrici, o nelle allegre brigate dei vendemmiatori! Ben lungi dall’accusare Perault di plagio si lamenterebbero forse della parsimonia avara con cui ha distribuito a’ nostri avi queste sorprendenti cronache delle età che non furono e non saranno mai, così presenti e così ancor vive nella memoria dei nostri trovatori delle capanne! Quante belle narrazioni essi avrebbero udite, improntate con tanta vivacità di costumi, di usi e di nomi di paesi che l’etimologista più audace è obbligato ascoltandoli a fermarsi per la prima volta alla sorgente incontestabile delle invenzioni e delle cose, e che non gli capitò mai di chiederne conto nel suo pensiero a un’altra natura, a un’altra società. Dopo la vecchia sentimentale sognatrice o forse un po’ strega che s’è provata la prima volta ad improvvisare queste fiabe poetiche alla viva luce di una fascina di secco ginepro per addormentare l’impazienza e i dolori di un povero bambino malato, esse si sono ripetute fedelmente di generazione in generazione, nelle lunghe serate delle filatrici, al rumore monotono delle spole a mala pena variato dal tintinnio degli attizzatoi che ravvivano la bragia, si ripeteranno sempre senza che un popolo novello tenti di disputarcele: poichè ciascun popolo ha le sue storie e la facoltà creatrice del raccontatore è assai feconda in tutti i paesi perchè abbia bisogno di andar a cercare lontano ciò che possiede in sè stesso tanto quanto i negri e i calender1. La tendenza al meraviglioso e la facoltà di modificarlo secondo certe circostanze naturali o fortuite sono innate nell’uomo; e sono gli strumenti essenziali della sua vita immaginativa e fors’anche i soli compensi veramente provvidenziali alle miserie inseparabili dalla sua vita sociale.

La Germania è stata ricca in questo genere di creazioni, più ricca di alcun altro paese del mondo senza eccettuarne questi fortunati Levantini, eterni signori dei nostri tesori, secondo gli antiquari. Egli è che la Germania, favorita da un sistema particolare d’organamento morale, porta nelle sue credenze un fervore d’imaginazione, una vivacità di sentimenti, un misticismo dottrinario, una tendenza universale all’idealismo, proprii alla poesia fantastica; così che più indipendente dalle convenzioni consuetudinarie e dal dispotismo posato d’una oligarchia di pretesi sapienti, ha la fortuna di abbandonarsi a’ suoi sentimenti naturali senza temere che essi siano controllati da quella dogana imperiosa del pen-

  1. Specie di monaco persiano.