Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/191

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per il segno che portano, e per l’abito o manto che vestono nelle loro solennità.

    sacri, e fin le arche in che serbavansi i Santi Vangeli. E non pago di tanta strage, Pandulfo, usurpato il potere, tiranneggiò i Napolitani con imposte d’incredibile enormità. Pure il suo reggimento non durò lungo tempo; imperocchè gli fu forza di ritirarsi in Capua carico delle spoglie di Napoli, quando Sergio ritornò al Ducato con gli aiuti dell’Imperatore, e di una schiera di Normanni.
       Sprezzando le lusinghe d’una vita molle e pacifica, cominciò nell’undecimo secolo a sorgere la cavalleria per rianimare le languenti virtù, per combattere gl’infedeli, per mantenere la giustizia, per proteggere gl’infelici, e per difendere ne’ perigli l’onore e la virtù. I più ambiziosi di gloria erano allora i Normanni, uomini astuti, eloquenti, proclivi troppo ad abbandonarsi all’impulso delle proprie passioni. I quali, per dettame di politica, sapevano adattare le loro azioni all’interesse ed al vantaggio del momento, spesso confondendo la saviezza politica colla dissimulazione e colla furberia. Le tribolazioni de’ nostri antenati, le difficoltà di sottrarli a’ più crudeli disastri, la sete della vendetta che accecava le fazioni dipendenti dal greco dominio e dalle rivalità de’ Principi Longobardi, determinarono i più arditi gentiluomini di Normandia a discendere in Italia, senz’altro appoggio che quello più necessario ad ogni buon cavaliere, cioè coraggio ed esercizio abituale delle armi, e senz’altra speranza che quella di far sopravvivere l’onore della milizia alla mancanza della virtù e d’ogni spirito patrio.
       Erano i Normanni gente forestiera da non guari apparsa nelle nostre contrade per quelle avventure guerriere e religiose che fanno di tanta importanza l’epoca delle crociate. Originariamente detti Varechi, i Normanni dalle regioni della Norvegia disceser in Francia condotti da Rollone, il quale seppe impadronirsi della Neustria, e vi fondò il Ducato di Normandia, cui non valse a combattere Carlo il Semplice. Entrati nella fede cristiana, divennero molto religiosi e pii, quando su’ primi anni del secolo X una compagnia di essi, fatto il pellegrinaggio di Terrasanta, al ritorno, sia per fortuna di mare, sia per ristorarsi della navigazione, capitarono a Salerno; la qual città trovarono assediata da’ Saracini, e in sul

     Celano — Vol. I. 25