Pagina:Notizie del bello, dell'antico, e del curioso della città di Napoli.djvu/67

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Nido, con i suoi vichi, non hanno molta larghezza; per-

    è pure capace di ristorazione. La dipintura che vedi a porta Capuana non è del Preti, ma opera a fresco di Gennaro Maldarelli, fatta nel 1837.
       Dalla via di mare furono ancor di più protratte le porte; ma fuori l’Olivares, nissuna indica il nome di alcun suo costruttore, e sono addomandate, come nota anche il Celano, de’Pulci, della Calce, del Molo-piccolo, di Massa, del Caputo, della Marina del vino, della Pietra del pesce, di S. Andrea, del Mandrone, di S. Maria a Parete, e del Carmine, tutte, fuori l’ultima, non decorate, non grandi, nè con indizii di gangheri e saracinesche, ma deformi, sviate, sopraccariche di case e casipole, che paion piuttosto supportici bui e brutti, che altro.
       Il molo alfonsino dopo la tempesta del 1591, era quasi fuori dell’uso. Ne fu tenuto parere tra il vicerè Olivares, Alonzo Sanchez, Marchese di Grottola, e l’architetto Domenico Fontana. Lievi riparazioni ne provvennero: ma invece l’architetto diè fuori un disegno, stimando di stringere ne’ripari di un molo le acque che dal fanale correvano alla torre di S. Vincenzo, la quale fu in questa occasione che per le nuove fabbriche si aggiunse alla terra. Nel supremo Consiglio d’Italia che reggevasi a Madrid, non piacque che in Nupoli si facessero spendi di grosse somme; onde fu tolto mano a’ cominciati lavori. Ed a’ fatti del molo soccorrevano il duca d’Alba, ed il Marchese del Carpio, dal 1625 al 1689, ristorando, specialmente il secondo, tutta la lingua di terra che aggiunge al fanale, e murando, il primo, presso di questo un fortino con quattro piccole torri; di che leggi memoria nella base della lanterna.
       Dopo tutte le opere di rifacimenti, di ampliazioni e di mura sin qui ricordate, nel secolo XVI il circuito della città era, secondo il Brienzo, di passi sei mila, pari a miglia sei, e secondo il Summonte, di miglia cinque e mezzo. Quindi fu proibito con prammatiche di alzar costruzioni nel pomerio. Ma, cadute quelle leggi in dimenticanza, o tornate poco acconce a’ cresciuti bisogni, agli antichi borghi di Loreto, di S. Antonio Abbate e de’ Vergini, compresa la Sanità, si aggiunsero gli altri, che sino alla partizione di Napoli in quartieri, si addomanaavano della Montagnola a Mi-