Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/123

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mico, in cui lavorar si potrebbe non pure la maiolica, ma anche la porcellana. Insegnandosi in esso i principii di fisica, di chimica e di disegno, le migliori fabbriche potrebbero moltissimo avvantaggiarsene; mentre le più piccole, che languiscono, andrebbero a scomparire, perchè gli operai troverebbero in questo Reale stabilimento pane e lavoro. — Che questa utilissima arte sia stata tenuta sempre in pregio da’ Principi, ce ne porgono un chiaro esempio i libri santi, ne’ quali si legge che presso gl’Israeliti, nella genealogia della Tribù di Giuda, una famiglia di figuli lavorava pel Re, e dimorava ne’ suoi giardini1. L’inclita Famiglia Borbonica non si è mostrata seconda a niun’altra in proteggere l’industria ceramica; ne fanno luminosissima pruova la Real Fabbrica di porcellana, che fu chiara e nominata in tempi da noi non molto lontani; e i tanti favori largiti alle fabbriche castellane. Sicchè è da sperare che un Reale opifizio-modello, da servire di scuola teorico-pratica ai nostri artefici, possa sorgere nella nostra Castelli. È questo, a mio credere, il miglior modo di tornar in luce le antichissime e famose fabbriche castellane.

  1. Il Primo de’ Paralipomeni, Cap. IV.

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