Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/142

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L.

Real Rescritto de’ 20 aprile 1835, che approva il voto del Consiglio provinciale per l’invio di due giovani Castellani in Napoli, perchè s’istruissero in quelle fabbriche di stoviglie.


«Sul voto del Consiglio generale della Provincia di Teramo, tenuto in maggio 1834, la M. S. si è degnata aderire al voto del Consiglio e permettere che dal fondo speciale della Provincia sia accordata la somma che Ella indicherà, Signor Intendente, onde due giovani di Castelli, i quali mostrano maggior attitudine per gli indicati lavori, siano mandati in Napoli per istruirsi nelle migliori fabbriche di stoviglie.»

M.

Real Rescritto del 6 maggio 1838, che approva il voto del consiglio Provinciale per far rimanere in Napoli altri due anni i due giovani Castellani, perchè si perfezionassero nella loro arte.


«Il Consiglio Provinciale mostrandosi contento del profitto che i due giovani di Castelli avean tratto dalla loro dimora in Napoli, dove furono inviati a spese della Provincia per apprender l’arte di fabbricar le stoviglie, inerì alla proposizione dell’Intendente di farveli rimanere per altri due anni col sussidio aumentato da duc. 72,00 a 84,00 annui per ciascuno.

S. M. si è degnata approvare il voto del Consiglio, ma vuole che elasso il corrente anno, si vegga se i detti due giovani abbiano profittato, ed in caso negativo, si abilitano altri due giovani invece degli stessi.»

N.

Voto manifestato dal Consiglio Provinciale nel 1840 intorno la fondazione di una pubblica scuola in Castelli per lo miglioramento dell’arte ceramica, e Real Rescritto de’ 5 maggio 1841 ad esso attenente.


«Si occupò inoltre il Consiglio della utilità di migliorare le fabbriche di stoviglie esistenti nel Comune istesso di Castelli.

Il Consiglio Distrettuale di Teramo avea proposto di mandare in Napoli a spese della provincia, de’ giovani di quel Comune per istruirvisi; ma il Consiglio Provinciale, facendo plauso alle osservazioni all’uopo manifestate dall’Intendente, credè meglio di aprir