Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/39

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Europa, diede all’arte ceramica notevole miglioramento mostrando la vernice composta dall’ossido di piombo prima che fosse edificato il palazzo de’ Re Arabi a Granata. E quantunque affermi il Brogniart, che le analisi fatte al laboratorio di Sèvres, non hanno scoperto nè piombo nè rame nè stagno nelle figuline europee, lavorate prima del secolo XIII1: pure il Passeri ricorda parecchi mattoni smaltati coll’ossido di piombo, esistenti in un sepolcro in Bologna, e certe scodelle della facciata della Badia di Pomposa: sì gli uni che le altre lavorati nel 11002. Se gli esempi porti dal Passeri non bastano, giova far notare che in parecchie antiche Chiese e campanili della provincia teramana, molti ornamenti osservansi di figulina smaltata e colorata in azzurro coll’ossido di cobalto, e in verde con l’unione degli ossidi di cobalto e di antimonio. E di particolar menzione son degne le figuline del campanile di Atri alzato nel 1279; e molto più quelle del frontespizio della Chiesa di S. Maria a mare, costruita verso il X secolo in Castro Nuovo, oggi Giulia Nuova. Da tuttociò si vede chiaro che gli artefici castellani furono i primi, od almeno tra i primi che la nuova vernice piombifera adoperarono in Europa. Nè vi ha dubbio che siffatte figuline sparse d’intorno a Castelli sieno state ivi lavorate; dappoihchè le simiglianti vi si trovano assai di leggieri, e gran copia di frammenti.

  1. Traité des arts ceramiques, ec. — Paris 1844.
  2. Passeri — Istoria delle pitture in maiolica fatte in Pesaro, pag. 30 — Pesaro 1838.