Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/48

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no inviate insino a Smirne, e finanche nella stessa capitale dell’Impero Ottomano1.

Però andavano ogni dì così scadendo di bellezza e di pregio, che nella generale esposizione delle patrie manifatture tenuta in Napoli nel 1834, in luogo d’essere ammirate, furono compiante2.

Di che forte dolendosi il Consiglio Generale della Provincia Teramana adunato in quello stesso anno, si volse con ogni studio a ravvivare questa utilissima manifattura. E in prima propose inviare in Napoli due giovani castellani per appararvi quell’arte, che da’ loro maggiori vi era stata insegnata con onore3. Ben risposero all’aspettazione i giovani eletti; chè bastò ad essi poco tempo per mostrare il profitto che colà aveano tratto dai loro studi: della qual cosa compiaciuto il Consiglio predetto, desiderò che vi rimanessero altri due anni, aumentando loro lo stipendio assegnato4. Appresso, nel 1840 incuorato da così felici risultamenti, si avvisò fondare in Castelli una pubblica scuola diretta da valente artista chiamatovi da Napoli; la quale fosse ordinata non solo ad istruire i giovani castellani, ma qualunque altro della Provincia desiderasse apparare l’arte ceramica5. Nè a questo solo si stette contento il Consi-

  1. Ercole, Dizionario Topografico della Provincia di Teramo, pag. 24 e 25. — Teramo 1804.
  2. V. Documento J.
  3. V. Documento L.
  4. V. Documento M.
  5. V. Documento N.