Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/74

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Carlantonio Grue; il quale molto s’affaticava a tornare in fiore la pittura sulla maiolica. Ma Candeloro ch’era dotato di un temperamento assai focoso, e molto vago di avventure, entrato appena nella sua gioventù, lasciò i pennelli e si pose a seguitare il mestiere delle armi: nel quale ben presto si segnalò, e fu onorato di gradi. Ciononostante nel 1718 (non si sa il perchè) risolse di abbandonare la via dell’onore, nella quale con tanto desiderio si era messo: e poichè l’Imperatore Carlo VI erasi mostrato contento de’ suoi servigi, gli concesse molte prerogative, ed esenzioni militari.

Poste giù le armi, tutto l’animo diede alla pittura sulla maiolica: ed acciochè ritrar potesse coi colori il bello che avea avuto l’opportunità di contemplare nei suoi viaggi, si volse a dipingere paesi e scene campestri. Mentre tranquillamente passava suoi giorni nel luogo nativo tra i piaceri delle buone arti, s’invaghì di Camilla Nardangeli; alla quale poi si congiunse in matrimonio nel 1724.

Ma il Cappelletti non si stava sol contento alla lode, che gli veniva da’ suoi dipinti; forse perchè sentivasi l’ingegno acconcio ad ogni maniera di studi, o piuttosto per quella sua indole troppo mutabile: perciò lo trovo nel 1725 Governatore di S. Valentino nell’Abruzzo citeriore, dove volle procacciarsi nome col rendere giustizia. Però nel far esperimento delle varie condizioni di vivere in società, egli ben presto s’accorse, che non potea condurre vita più felice e tranquilla, che coi suoi pennelli. Onde volentieri li riprese, e non li la-