Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/81

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mò meglio viver libero, che menar moglie: l’unico divertimento ch’egli prendea, per ristorarsi delle continue fatiche, era la caccia. Così consumò la sua vita non lunga, della quale passò ai 4 febbrajo del 1765.

Questo pittore dipinse paesi e scene campestri, e si dilettò sopra tutto di seguire il genere storico: i suoi dipinti son lodati massimamente per la bella e giudiziosa composizione. Il Bonghi nel descrivere una maiolica, in cui questo artefice ha colorato Mosè salvato dalle onde, dopo averla confrontata col quadro del Pussino rappresentante il medesimo subbietto, fa vedere come il famoso dipintore francese è vinto nella composizione dal nostro Giacomo Gentile. non sarà discaro ai nostri lettori leggere la descrizione di questa leggiadra maiolica con le stesse parole dell’autore.

«Parole non bastano a significar la bellezza di un’altro stupendo lavoro del Gentile, condotto sur un ovale di un parlmo e mezzo di larghezza, il Mosè salvato dalle onde.

Son quattro figure di donne, ed un bambino in un cesto galleggiante sul Nilo: son tre grossi alberi, una verde acclive sponda di fiume, ed una lontana linea di cerulei monti, che costituiscono cotesto dipinto; eppure tanta semplicità di composizione ha prodotto un’opera portentosa di verità e di effetto. Le linee, le tinte, l’aggrupparsi delle piante, il distacco dei piani, la morbidezza de’ colori, il variae e disgradare della luce, il risalto del davanti son tali pregi del paese nel quale si muovono le figure, da rimanervi