Pagina:Notizie storiche intorno all'origine di Prato.djvu/110

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proprio conto non ebbe parte), ne fu cagione la sua dipendenza dalla repubblica fiorentina. Perocché Prato, che fino dai primi tempi si era retto a comune, prima sotto un vicario imperiale, dipoi sotto la protezione dei re di Napoli, dalla regina Giovanna era stato ceduto proditoriamente come suo possesso a Niccolò Acciaiuoli suo Gran siniscalco, e da questo venduto per tanti fiorini d'oro alla repubblica di Firenze, che da un pezzo ne agognava la signoria. Per questa soggezione incolse a Prato tanto disastro: del quale per non ripigliare da troppo lontana origine le cagioni, ci moveremo dalla guerra suscitata da Papa Giulio II per ricuperare le province pontificie usurpate alla santa Sede dai vari signorotti. Questo pontefice d’indole bellicosa, già ricondotte colle proprie armi all’obbedienza varie di quelle città, non potea da solo risoggettare le rimanenti di cui si erano insignoriti i Veneziani. Perlochè collegatosi con Francia e Spagna, e fatta la celebre lega di Cambray, ridusse ben presto Venezia alle strette, ed