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prologo. 27

rismo e le donne che ci sono dentro sono scrupolosamente vestite; eppure quei libri si comprano e leggono. Perchè non accade lo stesso degli altri sani e forbiti scrittori? C’è dubbio che la corruzione umana sia giunta fino a non amar più l’arte noiosa? Ci pensino i sani e forbiti scrittori che si dolgono di non trovar più un cane che li legga. Potrebbe darsi che, una volta almeno, avessi ragione io.

In Italia pochi anni fa non si leggevano che libri francesi, ed il nostro paese era lo sbocco pel quale i romanzieri di terza e di quarta classe scolavano i loro libri ebeti. I lettori vivevano d’importazione e papa Gregorio, buon’anima sua, era entusiasta dei romanzi di Paolo de Kock. Libri italiani non se ne vendevano e non se ne vedevano. Perchè? Come sta invece che un po’ di emancipazione dal gran mercato di Parigi, un po’ di risveglio letterario è venuto appunto quando gli scrittori non si sono più ostinati di andare contro la corrente a forza di