Pagina:Novella di Marabottino Manetti.djvu/16

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10 novella

re. Io ti dico, disse el prete, ch’io sono tutto imbrattato. Rispose el cherico: se voi siete imbrattato, nettatevi; et questo detto cacciò il capo sotto e fu radormentato. El prete veduto che in vano avea chiamato el cherico, si trasse la camicia, e avenga che la sentissi alquanto impaniata, pur el meglio ch’egli potè con essa si nettò, et gittolla dietro al letto, et quasi ch’ella non colse insul viso al Bodolina che quivi era che scoppiava dalle risa; tanto che presso ch’elli non s’avea roso coi denti el saccone del letto per la pena pativa del trattenersi di ridere per non essere sentito. Pur quivi statosi alquanto, come sentì el prete radormentato, pian piano s’uscì di camera e di casa, e andatosene a casa Tommaso, trovò lui e Piero Tanaldi che quasi insino allora non aveano potuto dormire, attendendo con disiderio a quello la cosa riuscissi. Li quali veduto il Bodolina colla camicia, appena potevano credere tanta scimunitaggine del loro prete. Et dipoi inteso appunto come era procieduto el caso, quasi tutto el resto della notte consumarono in risa e ragionamenti del loro dolciato sacierdote. Il prete la mattina destatosi e ricordandosi di quello gli avea detto Tommaso, fece ciercare al cherico della camicia, e nolla trovando mandò a dire per il cherico a Tommaso ch’egli lo pre-