Pagina:Novelle (Vettori).djvu/12

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8 novella prima

visitò la donna e le disse che la mattina seguente la voleva sanare, accennandole in modo che se non in tutto, in gran parte potette pensare quello avesse a seguire. E partitosi, una pelle d’orso procacciò, e la sera d’una buona cena fornito, a casa messer Lodovico n’andò, e com’era dato ordine, con la pelle d’orso vestito pianamente se n’entrò in camera; e la serva che di ciò dal padrone era ammaestrata, se n’uscì, ed il medico, acciò scandalo non seguisse, multo bene l’uscio serrò, ed accostatosi alla Dianora ch’era desta e tutto aveva notato, l’ordine dato di venir quivi le disse, e però che egli spogliato allato a lei si metterebbe, ma che era necessario che ella del continuo gridasse: onde come il medico le fu accanto cominciò a mettere le maggiori grida del mondo, e per un’ora che ei stette seco a sollazzarsi mai non restò, e quando si volle partire raddoppiava il romore perchè la partita le doleva. Pure egli rivestitosi la pelle dell’orso, ed aperto l’uscio saltellando fuor di camera uscì, ed è da pensare che rimanesse colla Dianora in che modo altre volte s’avessino a ritrovare insieme: tanto è che da quell’ora in qua la quartana non le tornò, e messer Lodovico per tutto Bologna ha predicato il modo a guarirla.