Pagina:Novelle cinesi tolte dal Lung-Tu-Kung-Ngan.djvu/92

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Io non fui promessa in moglie ad alcuno, nè voi a sposo di nessuna fanciulla: perchè dunque fra le nostre famiglie non si fa un parentado, che ci leghi entrambi coi vincoli del matrimonio?»

Sieu approvò molto l’idea della fanciulla; e i due garzoni alzate le mani al cielo, chiamandolo a testimonio dei loro voti, giurarono che giammai, qualunque cosa succeder potesse, nessuno dei due avrebbe infranta la promessa che essi facevano, di serbarsi fede per tutta la vita.

Il baccelliere ritornò a casa; ma dopo quel giorno, egli non faceva che pensare agli istanti felici, che aveva passati assieme alla giovanetta. Egli era come ebro, come pazzo; l’immagine di lei stavagli sempre innanzi agli occhi; sicchè ne cadde in tanta malinconia e tristizia, che i genitori temendo per la sua salute, erano di continuo a domandargli la causa di sì grande afflizione. Egli, in principio non osava dirla loro: finalmente un giorno fatto più ardito narrò i suoi amori colla figlia di Lieu, e il desiderio che egli aveva d’ottenerla in isposa. I genitori impietositi mandarono subito dal padre della fanciulla per concertare il matrimonio dei due giovanotti. Ma il padre rispose, che, non avendo maschi, egli non avrebbe maritata la diletta sua Hoa-hien, se non a condizione che lo sposo andasse ad abitare in casa di lei. Dall’altra parte Fan Yuen-lieu, riflettendo, che egli pure non aveva altra prole che quel figliuolo, non poteasi indurre ad allontanarlo da sè, nè voleagli permettere che andasse a stare col suocero; e ricusò d’acconsentire a un matrimonio fatto a tali condizioni. Per la qual cosa l’unione dei due amanti divenuta impossibile, il giovane Sieu se ne affliggeva fortemente, e il padre lo consolava spesso, dicendogli: «A che affliggerti? Perchè Lieu non acconsente a darti sua figliuola, hai tu forse timore di rimaner senza moglie? Qui nella capitale sono tante nobili ed illustri famiglie! Datti pace, chè io farò tutto il possibile per trovarti una sposa che ti renda contento.» — Il giovinotto, per quanto addolorato, pur finalmente si sottomise alla volontà del padre; e rompendo la fede promessa alla fanciulla Hoa-hien, consentì a sposarsi colla figliuola di certo Sin.