Pagina:Novelle lombarde.djvu/156

Da Wikisource.
148

Con te fremei se l’empio
     Franger il dritto io scôrsi:
     Al pio calcato io porsi
     36Per te l’amica man.
          Teco evocai d’Italia
     Le ceneri eloquenti,
     Cercando ai corsi eventi
     40Gli eventi che saran.
Giovin, ma stanco e naufrago
     Riedo al paterno lido:
     Teco all’ombria m’assido
     44Che me fanciul coprì.
          Riedo, col cor dall’odio,
     Straziato e dal dispetto,
     Ove a benigno affetto
     48Tu m’educavi un dì.
Melanconia, col placido
     Spettacol di natura,
     Le piaghe mie deh cura,
     52Rendi me stesso a me;
          Tornami in pace agli uomini,
     M’insegna oblio, perdono;
     Di’ che follia non sono
     56Onor, giustizia e fè.