Pagina:Novelle lombarde.djvu/325

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— O Dio, che mai sarà? Si mettono alla cerca: e là, in fondo al giardino, a piè del conscio cipresso trovano il giovane disteso seminudo, tutto coperto di lividure e di sangue, che stringeva accanitamente le proprie dita fra i denti aspersi d’atra bava. Una morsicatura scopertagli nella coscia destra, chiarì come egli fosse morto idrofobo.

1836