Pagina:Novelle rusticane (1885).djvu/79

Da Wikisource.

il mistero 65

uno spiraglio più nero dell’ombra, e si udì una schioppettata.

Mastro Cola cadde gridando: - Mamma mia! m’ammazzarono!

Nessuno udì né vide nulla, per timore della giustizia; la stessa comare Venera disse che dormiva. Soltanto la madre, all’udir la schioppettata, si sentì colpita nelle viscere, e corse come si trovava, a raccattare Cola dall’uscio della vedova, gridando - Figlio mio! figlio mio! - I vicini si affacciarono coi lumi, e solo rimaneva chiuso quell’uscio contro il quale la madre disperata imprecava così: - Scellerata! scellerata! Mi hai assassinato il figliuolo!

La madre, ginocchioni accanto al letto del ferito, pregava Dio, giungendo le mani forte forte, cogli occhi asciutti che sembrava una pazza: - Signore! Signore! Mio figlio, Signore! - Ah! che mala Pasqua le aveva dato il Signore! Giusto il venerdì santo, mentre passava la processione, col tamburo e don Angelino incoronato di spine? Ah! che nero faceva in quella casa! e dall’uscio