Pagina:Nuovi poemetti.djvu/132

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116 la mietitura



ii


Fategli festa. Era finito il grano...
il grano vecchio. Or quello ch’è più in cera,
19noi sceglieremo e batteremo a mano.

Il meglio, il fiore dell’annata intera,
noi manderemo subito al molino;
22che l’abbia a giorno e che lo renda a sera.

L’affioreremo. Vuo’ lo staccio fino.
Prepareremo il lievito, ch’è quello
25che il nonno in casa ritrovò bambino.

Sia buono il pane, ma non sia men bello:
meglio che il brutto pan di fiore approvo
28un bel colombo fatto di cruschello.

Sia ben levato e pieno come un ovo,
e col suo sale; buono anche da solo.
31Sia questo primo pane di gran nuovo

per te, mia figlia, che mi prendi il volo.


iii


Ma da’ la pietra alla tua falce, o Rosa.
Mieti con gli altri. Mieterai più lenta
35nei dì che passi tra fanciulla e sposa;