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la vendemmia | 191 |
Com’era savio! Come savio e buono!
A volte, quando era a dormir di giorno,
35entravo, udito un grido, un tonfo, un tuono...
S’è desto? Nulla. Qualche mosca intorno
ai vetri... Alzavo il velo della culla.
38Sul guancialino coi belli orli a giorno,
ridea tra sè, guardando in alto a nulla.
Oh! non a nulla! Egli rideva, io penso,
con gli angioletti. Io ci sentii l’odore
42di gigli, a volte; o un vago odor d’incenso.
Nella sua stanza essi venian nell’ore
calde che i bimbi dormono. Alla gola
45uno lo vellicava con un fiore;
e tutti attorno alla cunella sola
facean i giochi, ed e’ guardava attento,
48come lassù si canta e suona e vola;
scoteano i loro cembali d’argento,
battean sui loro tamburelli vani...
51Entravo, via sparivano col vento:
rideva esso, annaspando con le mani.