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la vendemmia | 193 |
Gli misi la cuffietta con le trine;
la sua camicia, la sua vesticciola,
74gli misi i fiori nelle sue manine.
L’accomodavo senza far parola,
quando d’un tratto udii parlar da basso.
77Gli misi le scarpine con la suola
nova, pulita... O Dio, nemmeno un passo!
La terra, non l’avean toccata ancora!
oh! i miei piedini!... I bimbi della scuola
81venner coi fiori un po’ dopo l’aurora.
E c’era il prete, il prete con la stola.
Era pronto il bambino, era vestito.
84Quando sonò la gloria alla chiesuola...
Che scampanìo festoso ed infinito!
L’angiolo andava a gli angioli, a cui tanto
87avea sorriso tacito e romito.
E va, va pure, piccolo mio santo...
Cos’è la mamma? E che può darti? Il petto
90e un po’ di latte; il cuore, un cuore affranto;
e poi, cos’altro? Oh! niente, angiolo eletto.