Pagina:Nuovi poemetti.djvu/33

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

LA CINCIALLEGRA


i


E poi cantò la cinciallegra, e Rigo
tornò. T’avea sognata sul mattino,
3t’avea sognata tra un odor di spigo,

sognata, o Rosa, in un candor di lino,
candor di fiori prima della foglia,
6senza una foglia, o candido armellino!

Avevi i piedi ignudi su la soglia,
tremavi come un armellino in fiore,
9che trema tutto al vento che lo spoglia.

Era rimasto a Rigo, quel tremore;
nel cuore suo, che per due cuori accanto
12avea battuto un attimo... o quante ore?

Gli era rimasta una dolcezza, un pianto
per lei come pel bimbo che non parla!
15Or pregherebbe come avanti un santo...

E vide Rosa, e non ardì guardarla.