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66 zi meo


Che vita, allora! Il pane allor non c’era
che per le Pasque! Ora godeva il verno
66egli che non godè la primavera.

In vece qui con un saluto eterno
noi ti lasciamo. Addio, Zi Meo! Le zolle
69che abbiam gettate sul tuo cuor fraterno!

E questa croce sul terreno molle
non reggerà! Verranno poi le acquate.
72Poi, bianco il monte e sarà bianco il colle.

Poi, torneranno i figli nell’estate
a prender l’aria. Addio, Zi Meo! La vita
75è così fatta. Andiamo, dunque. — Andate

alla vendemmia non ancor finita! —