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COMPASSO POLIMETRO. 47

non capisse la longhezza a b, all’hora si multiplicarà tanto l’antecedente, quanto il conseguente per un’istesso qual si sia numero, purche l’avvenimento del maggiore non trascenda il 120, delle seconde, & co i numeri prodotti, che [18. del settimo.] sono nell’istessa proportione operando come si sarebbe fatto con quei semplici, si haverà l’intento. Et così ancora se a b, fosse tanto lunga [3. caso.] che non si potesse adattare frà gl’ultimi termini delle Feconde, si dividerà in quante parti uguali più tornarà bene, & una di esse posta frà i termini antecedenti; se lo spatio frà i termini del conseguente si multiplicarà altretante volte, quante furono le divisioni di tutta la a b, l’aggregato ne darà la grandezza che si cercava trovare, il che è facile ad intendere ne vi occorre maggior dichiaratone. [4. caso.]

Se poi i numeri della proportione data saranno maggiori del 120, & che non siano primi. Dividasi il maggiore in modo, che una delle sue parti venga ad’essere minore di 120, & frà i termini di quel quotiente posta una delle parti di a b, divisa nell’istesso modo; se il conseguente sarà minore delle predette 120, lo spatio frà i suoi termini, sarà la grandezza che si desiderava trovare. Mà s’ancor egli sarà maggiore, [5. caso.] sia ancor esso diviso in quante parti piace, & lo spatio frà i termini d’una di esse multiplicato tante volte, quante furono le divifioni, ne darà la grandezza ricercata; come per maggiore