Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) I.djvu/186

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AD ERGOTELE D’IMERA

VINCITORE NELLA CORSA LUNGA AD OLIMPIA


Strofe

Figlia di Giove eleuterio, Fortuna che dai la salvezza,
tieni lo sguardo, t’imploro, su Imera gagliarda.
Tu dei veloci navigli nel pelago reggi le sorti;
tu de le pugne sanguinee sui campi: se il popol si aduna,
tu nei consigli. Ma vanno travolte le spemi degli uomini,
or alto, ora basso, solcando di varia fallacia i marosi.


Antistrofe

Niun dei mortali terrigeni poté de l’evento futuro
certo presagio trovare da parte dei Numi:
tutti i responsi di cose venture hanno cieche pupille.
Molti si avverano casi contrarî alla speme. Uno attende
giubilo, e giunge dolore: da orrenda procella è travolto
un altro; e breve ora il cordoglio in bene supremo tramuta.


Epodo

Vedi, figliuol di Filànore! Ignoto il vigor dei tuoi rapidi
piedi, perdeva le frondi vicino a la cenere
del focolare paterno,