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xxxii | PREFAZIONE |
lanciano con linee distintissime: piú oltre si annebbiano: poi si confondono in macchie e bàratri oscuri, dove s’intravvedono favolosi cumuli d’oro e di purpuree gemme. Sopra oscilla perenne l’innumerabile ondulio dei flutti, e riflette tutti gli azzurri, tutte le nevi, tutte le porpore del cielo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c4/Odi_di_Pindaro_%28Romagnoli%29_I-0031.png/400px-Odi_di_Pindaro_%28Romagnoli%29_I-0031.png)