Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) II.djvu/168

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ODE NEMEA VII 159


Κόριθος: Corinto è di Giove. Doveva essere, senza badar troppo a quello che dice lo scoliaste, il principio d’un inno ripetuto sino alla sazietà — specialmente, s’intende, dai Corinzi. Santia, il servo delle Rane aristofanesche, a Diòniso che non fa se non ripetergli che si carichi sulle spalle il pesante sacco di viaggio, dice anch’egli: questa è la Corinto di Giove; cioè: ecco la solita musica!